La suora, il sogno e il miracolo di Tinos

L’isola di Tinos, nelle Cicladi, è nota non solo per le sue spiagge tranquille e i villaggi cicladici intatti, ma anche per essere uno dei più importanti centri di pellegrinaggio della Grecia. Questo è dovuto a una storia affascinante che intreccia fede, sogno e miracolo, legata a una suora di nome Pelagia.

Nel 1822, mentre la Grecia lottava per la propria indipendenza dall’Impero Ottomano, suor Pelagia, una monaca anziana del monastero di Kechrovouni, cominciò ad avere delle visioni misteriose. Per tre domeniche consecutive, la Vergine Maria le apparve in sogno, chiedendole di scavare in un campo specifico sull’isola, dove si trovava un’icona sacra perduta da secoli.

All’inizio, Pelagia esitò. Ma le visioni si fecero insistenti, chiare e piene di luce. Quando infine raccontò tutto alle autorità ecclesiastiche locali, si decise di procedere con gli scavi. Il 30 gennaio 1823, fu scoperta un’icona raffigurante l’Annunciazione della Vergine Maria, proprio nel punto indicato nei sogni della suora.

Questo evento cambiò per sempre il destino dell’isola. Sul luogo del ritrovamento fu costruita la maestosa Chiesa di Panagia Evangelistria, oggi meta di pellegrinaggi da tutta la Grecia e simbolo di speranza e fede.

Ogni anno, il 15 agosto, migliaia di fedeli si recano a Tinos per onorare la Vergine Maria, molti arrivando a piedi e salendo in ginocchio la lunga scalinata che conduce alla chiesa.


Questa storia rende Tinos molto più di una semplice isola da cartolina: è un luogo dove spiritualità e bellezza naturale convivono profondamente. Una meta ideale per chi cerca mare, tranquillità e un tocco di mistero sacro durante le vacanze nelle Cicladi.